Per la collana Ricerche e Progetti di Architettura e di Urbanistica della casa editrice DoppiaVoce, la Prof.ssa Emma Buondonno, docente di composizione architettonica e urbana (ICAR/14) alla Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, indaga le azioni possibili sulle aree degradate interne al centro storico di Ercolano.

Un volume, tre capitoli, in cui teoria e pratica collaborano per trovare linee guida con lo scopo di dedurre nuove metodologie di intervento per la realizzazione di un progetto ex novo o una riqualificazione

Abstract:

“Il centro storico della città di Ercolano è un tessuto fortemente stratificato ed eterogeneo per la consistenza di diverse realtà sociali, urbanistiche ed economiche, che tuttavia formano un unicum inscindibile.

Da un’attenta analisi effettuata sul territorio ricadente nella perimetrazione della “città stratificata”, del patrimonio edilizio, delle risorse ambientali e dell’analisi dei fabbisogni della popolazione si sono individuati gli interventi possibili.

[…]e all’interno della città storica affinché la composizione architettonica appropriata anche di un singolo edificio e degli spazi contigui nelle relazioni con preesistenze naturali ed artificiali possa assumere un ruolo decisivo nei processi di recupero urbano, capace di produrre effetti determinanti nel miglioramento dell’habitat.”

Emma Buondonno, La Città Stratificata di Ercolano

Il mio contributo per la stesura di questo libro è stato basato sul ridisegno e sulla campitura delle facciate degli edifici che insistono sulle principali strade del centro storico della città di Ercolano.

Via IV Novembre, vista Museo Archeologico Virtuale

Ovviamente questo ha comportato in primis il rispetto delle indicazioni esposte nel RUEC del Comune di Ercolano all’ art. 93, Disciplina del colore – Interventi sulle pareti esterne degli edifici, ed uno studio storico preliminare.

La valutazione dell’inserimento armonico nel contesto ha tenuto conto della visione d’insieme della via o della piazza da graficizzare.

Al fine di avere una significativa integrazione armonica, sono state prese in considerazione le caratteristiche architettoniche e storiche di ogni singolo fabbricato e del contesto nel quale si inserisce.

Via Gennaro Niglio, vista su Villa Maiuri civico 23

Si è tenuto altresì conto degli elementi architettonici presenti nelle aree limitrofe.

Per minimizzare l’impatto dell’intervento in rapporto agli altri elementi di prospetto come decorazioni, infissi, portoni e griglie, è stato anzitutto graficamente eliminato ogni eventuale abuso o superfetazione.

Successivamente, si è proceduto in modo che le relazioni cromatiche tra parte urbanizzata e vegetazione creassero armonia anche con le attrezzature urbane circostanti.